Le 500 lire d’argento furono emesse dalla Repubblica Italiana tramite la Zecca dello Stato nel periodo che va dal 1958 al 1967. Originariamente in forma di banconote cartacee, vennero tramutate in monete d’argento in un secondo momento e, infine, coniate nella loro versione bimetallica: internamente di bronzo, d’argento all’esterno.

Oltre al conio delle monete in argento da mettere in circolazione, nella storia delle 500 lire esistono anche produzioni esclusivamente da collezionismo e monete commemorative che celebrano autori, eventi o luoghi che hanno fatto la storia dell’Italia.

Ad esempio, furono coniate le 500 lire per celebrare la scoperta dell’America o l’operato di Galileo Galilei, e nel 1965 vennero coniate le 500 lire argento Dante, in occasione del 7° centenario dalla nascita del poeta italiano.

Quanto valgono le 500 lire d’argento Dante

Le 500 lire argento Dante vennero coniate nel 1965 per commemorare il grande poeta italiano Dante Alighieri.

Si tratta di monete realizzate interamente in argento con un peso di 11 grammi e un diametro di 29 millimetri. Queste monete presentano sul dorso una raffigurazione di Dante e, sul rovescio, un’allegoria raffigurante la Divina Commedia: i raggi del sole e le stelle ritraggono il paradiso, le nubi simboleggiano il purgatorio, e le fiamme, infine, sono un richiamo all’inferno.

Le 500 lire d’argento coniate in onore di Dante Alighieri hanno un valore medio a meno che non si tratti delle monete di prova: queste furono donate ai dipendenti della Zecca dello Stato, sono rare e hanno un valore davvero molto alto.

Per capire se si ha a che fare con le 500 lire d’argento Dante realizzate come prova, basta osservarle attentamente: sopra vi troverete la scritta prova e la data di conio, il 1965.

Quotazione 500 lire d’argento

Il valore delle 500 lire d’argento cambia in base a diversi parametri: anno di conio, stato di conservazione, tiratura e rarità. La Zecca dello Stato coniò tre tipi di 500 lire in argento: Caravelle, del Centenario d’Italia e Dante Alighieri.

La prima moneta da 500 lire in argento ad essere coniata aveva sopra l’illustrazione delle caravelle: i pezzi di prova sono tra i più rari e la loro quotazione è generalmente molto elevata. Sono facilmente riconoscibili perché, oltre alla scritta prova, le vele delle caravelle sono disegnate al contrario rispetto alla loro versione comune.

Dal 1961 al 1963 vennero coniate le 500 lire d’argento per il primo Centenario dell’Unità d’Italia. C’è un dettaglio non trascurabile da sapere: nonostante il conio sia avvenuto in anni diversi, la data incisa sopra è sempre il 1961.

Infine, le 500 lire argento Dante. Come abbiamo detto in precedenza, queste vennero coniate per commemorare Dante Alighieri in occasione del settimo centenario dalla sua nascita. La quotazione delle 500 lire d’argento Dante si aggira intorno ai 10 euro, tranne nel caso in cui le monete riportino la dicitura prova: queste, infatti, hanno un valore che può superare i 4.000 euro.

Quanto valgono le 500 lire d’argento?

Come abbiamo spiegato in questo articolo, il valore delle 500 lire d’argento è molto variabile e si basa su tanti parametri. Se possiedi degli esemplari di 500 lire d’argento comuni, da collezionismo o nella loro versione prova potresti avere tra le mani una piccola fortuna e non esserne ancora a conoscenza.

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